"L’innovazione consisterà nel riprendere l’antico, incrementandone la forza espressiva e producendo nuova bellezza."
Nel 1990 il ricercatore Pierpaolo de Giorgi e il depositario Amedeo De Rosa hanno fondato il gruppo “Pierpaolo De Giorgi e I Tamburellisti di Torrepaduli”, rivalutando per primi la “pizzica pizzica”, cioè la musica della taranta, da secoli utilizzata in Salento come terapia popolare, e rielaborandola in chiave progressiva ma nel rispetto profondo della tradizione. Agli studi rigorosi di De Giorgi si sono uniti gli straordinari danzatori e suonatori di Torrepaduli, realizzando una proposta artistica insieme tradizionale e innovativa. Il gruppo ha inciso numerosi album, che hanno incontrato grande favore nel pubblico e segnato una decisa svolta nella musica popolare pugliese e italiana, tra i quali lo storico “Fantastica Pizzica” del 1991 e “Pizzica e Trance” del 1995. Nel 2000 il gruppo, alle prese con il grande pubblico, ha scelto il nome più breve “Tamburellisti di Torrepaduli” e ha pubblicato “Pizzica e Rinascita”, che ha venduto ventimila copie. Nel 2003 i Tamburellisti di Torrepaduli hanno pubblicato “Il tempo della taranta: pizzica d’autore”, nel 2006 “Pizzica grica: To palèo cerò”, che si è affermato in Grecia, nel 2009 “Taranta Taranta”, nel 2013 “La via della Taranta”, con una pizzica in inglese, e nel 2017 “La grande pizzica”. Hanno sempre sorpreso tutti con il virtuosismo delle percussioni, frutto dell’insistente ricerca di nuove formule e di groove ritmici da applicare al tamburello, con le tecniche vorticose della danza e con i contenuti artistici e poetici delle loro canzoni. Nel corso dei primi anni Novanta i Tamburellisti di Torrepaduli, con i loro concerti inediti e pionieristici, sono divenuti i protagonisti della riaffermazione della dimenticata “pizzica pizzica”, musica e danza attorno a cui in passato gravitavano i valori universali del culto di Dioniso e della Madre Terra. Dai testi, dai ritmi e dalle danze del gruppo si può notare un grande rispetto per questa cultura popolare, che viene utilizzata a tutto campo e non ripetuta in forma banale o pittoresca, con lo scopo di nuova forma d’arte e di aprire un varco nella psiche dell’ascoltatore. I Tamburellisti di Torrepaduli scrivono di solito nuove melodie e nuovi testi poetici, ma la tradizione con i suoi materiali e il suo celebre tamburello salentino “a cornice” rimane regina in tutto il suo splendore. Riprendono la musica che guarisce dalla malinconia i “tarantati”, ossia coloro che si considerano morsicati dal mitico ragno taranta, e si ispirano alle grandiose tradizioni del tamburello e creare una della “pizzica-scherma” di Torrepaduli, dove ogni anno, il 15 agosto, rivive una cultura antichissima legata al Santuario di San Rocco. Hanno prodotto testi e progetti con Paolo Pellegrino, docente di estetica dell’università degli Studi di Lecce, con il grande poeta greco Nikos Bletas Dukaris, con l’ ambasciatore dell’ellenismo nel mondo Antonio Anchora e con l’influente psichiatra e operatore culturale Ioannis koutsandreas. Hanno recuperato il grico della cosiddetta Grecìa salentina, cantandone alcuni brani signicativi e scrivendone di nuovi. Nel 1996 Jenny De Yong, regista della famosa BBC, ha ripreso i Tamburellisti di Torrepaduli a Galatina. Nel 1997 hanno suonato ad Atene all’Odeon del Partenone. Il Festival de "La Notte della Taranta", nato nel 1998, li ha ospitati già dal primo anno. I Tamburellisti hanno suonato in tutto il mondo, in Grecia, Albania, Germania, Montenegro, Austria, Svizzera, Svezia, Belgio, Ungheria, Canada, Polonia, Australia e nella Cina di Taiwan. Sulle loro musiche hanno ballato intere compagnie di ballerini greci, svizzeri, tedeschi e persino i Pellerossa del Dakota. Numerose televisioni e radio, italiane e straniere come Rai 1, Rai 2, Rai 3, BBC, Ert, Chin TV, Rete 4, TeleNorba, hanno diffuso le loro produzioni. A Rete 4 hanno ottenuto quattro milioni di spettatori nel programma di Albano “Una voce nel sole”, replicato almeno tre volte. Particolare successo hanno incontrato in molte trasmissioni della Rai, come “Occhio al biglietto”, “Uno mattina”, “Sereno Variabile”, “Tg 1 Persone”, e di TeleNorba. Hanno suonato nelle Università di Lecce, Bologna, Roma, Padova e Atene, in luoghi storici come Piazza San Carlo di Torino, Piazza San Marco di Venezia, il Lago di Como, Corso Vannucci di Perugia, Piazza del Popolo di Ascoli, Piazza del Popolo di Pesaro, la Fortezza di Albornoz di Urbino, il Palazzo Ducale di Genova, la Galleria Umberto I di Milano, il Palazzo Strozzi di Firenze, il Maschio Angioino di Napoli,i porti di Corinto, Brindisi, Taranto, Gallipoli e il porto antico di Genova, nelle grandi città di Toronto, Sidney, Stoccolma, Taipei, in numerose località di tutta l’isola di Taiwan e in quasi tutta la Grecia. Si sono esibiti in molti teatri prestigiosi come il “Petruzzelli” di Bari e la “Kulturhuset” di Stoccolma, nei principali club di tutta Italia come il “Fuori orario” di Reggio Emilia, il “Flog” di Firenze e l’“Estragon” di Bologna, e nel 2019 nel celebre “Cortile della Pigna” dei Giardini del Vaticano. I Tamburellisti hanno lavorato anche nel cinema, nel cast degli sceneggiati “Il Giudice Mastrangelo” ed “Elisa di Rivombrosa”, e dei film “Non ti voltare” con Monica Bellucci e “Trappola d’autore” con Angela Molina. Hanno girato videoclip di successo, e a partire dal 2013 hanno inaugurato la “Crociera della della pizzica” di MSC Crociere, che viene ripetuta ogni anno, e li ospita tuttora. Nel mese di dicembre del 2020, con il contributo di “Puglia Sound”, hanno pubblicato l’album “La Via Dell’Armonia: Pizzica d’autore”. Le canzoni e le musiche di quest’album, assieme ai loro successi storici e alle danze di bravissimi danzatori tradizionali sono la base degli attuali concerti.
Pierpaolo De Giorgi, cantante, chitarrista, etnomusicologo, poeta, laureato a Perugia in Filosofia (Estetica).
È lui a fondare nel 1990 lo storico gruppo dapprima denominato “Pierpaolo De Giorgi e i Tamburellisti di Torrepaduli”, assieme ad un nutrito drappello di giovani danzatori e percussionisti ed al depositario Amedeo De Rosa, incontrato l'anno prima durante una ricerca.
Così rigoroso negli studi, così libero come artista, con le sue raffinate doti vocali, offre interpretazioni di grande intensità.
Negli anni '80 è il primo a intuire le possibilità della pizzica pizzica ed a cantarla come solista.
Dall'84 in poi insegna canti e musiche tradizionali del Salento in varie scuole statali. Tiene concerti ovunque, provocando in pochi anni una vera e propria rinascita della pizzica. Studia anche l’etnomusicologia della “Grecìa salentina”, rivalutando i brani in "Grico". Come studioso ha tradotto in italiano il saggio di Marius Schneider "La danza delle spade e la tarantella" e ha scritto molti volumi di etnomusicologia ed estetica, risolvendo il mistero del tarantismo e analizzando gli errori della vecchia interpretazione di Ernesto De Martino. Il volume più recente è "La pizzica, la taranta e il vino: il pensiero armonico" [Congedo 2010], dove propone scoperte e novità etnomusicologiche, estetiche e filosofiche.
Responsabile del Centro Studi e Ricerche “Terra e Mare” della Regione Puglia e del Comune di Lecce, collabora con la Cattedra di Estetica di Paolo Pellegrino dell’Università del Salento. Tiene ovunque conferenze e lezioni di etnomusicologia e di estetica.
Donato Nuzzo, polistrumentista "totale" e direttore artistico del nuovo disco "La via dell'armonia: pizzica d'autore".
Entra a far parte dei TdT nel 1995, come arrangiatore.
Seminarista nella formazione classica e insegnante per passione e vocazione, innamorato della tradizione popolare salentina e custode dei valori della pizzica suonata e danzata durante la notte di San Rocco a Torrepaduli.
Come tamburellista è in grado di sezionare il tempo base e di utilizzarne i vari elementi ottenendo una nuova forma di ritmo di pizzica, chiamata “tamburello o ritmo progressivo”, a metà tra tradizionali e innovativi, in grado di emozionare ed entusiasmare l'ascoltatore. La sua fisarmonica, liberata dalle melodie canoniche, incardina la tradizione della pizzica in nuove ed intriganti espressioni.
Ha partecipato ad importanti manifestazioni, tra cui il “Premio Barocco”, dove ha suonato per il celebre ballerino Joaquin Cortez, “La Notte della Taranta”, “Taranta virus”, “TIM Tour”.
Il tamburello della fiction "Elisa di Rivombrosa" e la fisarmonica nei film “Non ti voltare” di Marina De Vlan e “Trappola d’autore” di Franco Salvia sono i suoi. Ha accompagnato Al Bano, Antonello Venditti, Patty Pravo, Lucio Dalla, Gianna Nannini.
Nel dicembre del 2000 ha creato una vera e propria "Scuola di tamburello, altamente professionale alla quale TV SAT 2000 ha dedicato un servizio speciale.
Rocco Frisullo , detto “Luca”, suonatore ed insegnante, artigiano e costruttore di tamburelli.
Nato a Torrepaduli nella notte del 15 agosto 1968, cioè proprio durante la tradizionale Notte di San Rocco, è dunque un "predestinato".
Tra i fondatori dei TdT, attento difensore della tradizione popolare della "Festa di San Rocco", custodisce le tecniche antiche del tamburello, delle quali è uno dei migliori interpreti e conoscitori. Partendo rigorosamente dalla tradizione crea nuovi ritmi, esprimendosi liberamente e con grande sicurezza.
La storia musicale di Rocco si sviluppa anche su un personale percorso di collaborazioni artistiche e discografiche con gruppi salentini e nazionali. Una delle tante collaborazioni è quella con i NegramaroOfficial a San Siro, nel maggio 2008. I suoi virtuosismi ritmici si sono adattati anche alle musiche più disparate, come quelle di Patrizia Bulgari, dei NididArac, degli Erva. Nel 2006 si è esibito in una personale performance con Tony Esposito. Ha suonato il tamburello nei film “Non ti voltare” di Marina De Vlan e “Trappola d’autore” di Franco Salvia. Ha accompagnato Al Bano, Antonello Venditti, Patty Pravo, Lucio Dalla, Gianna Nannini.
Rocco è anche un abile costruttore di tamburelli.
Nel 1994 ha creato la "La bottega del tamburello di Torrepaduli", dove produce tamburi a cornice artigianali, particolarmente apprezzati dai percussionisti e distribuiti nei negozi musicali di tutta Italia. Unico costruttore di tamburelli del Sud Italia ufficialmente riconosciuto dalla Camera di Commercio, Rocco insegna questa arte antica, fatta di maestria e di passione, tenendo laboratori ovunque.
Gioele Nuzzo, "il presente e il futuro" dei TdT, giovanissimo e abilissimo percussionista, didgeridoista, produttore, tecnico del suono.
La sua duttilità artistica, che nonostante l'età gli ha permesso numerose collaborazioni nei più svariati campi performativi, apprendendo e sperimentando le molteplici forme espressive, lo connota come l'elemento di maggior "innovazione" nel progetto TdT. Al contempo la sua infinita sensibilità umana garantisce il rispetto della tradizione e dei valori più autentici della band.
È un virtuoso del tamburello tradizionale, che ha imparato dal padre Donato Nuzzo, ma è anche un pregevole suonatore di cajòn, idiofono a percussione (originario dell’America Latina), piatti, didgeridoo (strumento a fiato ad ancia labiale tipico degli aborigeni australiani); relativamente a quest'ultimo strumento, Gioele ha imparato ad utilizzare le antiche tecniche mistiche della "respirazione circolare", che consistono nell’espirare e nel prendere aria contemporaneamente, ottenendo un suono costante e cadenzato di grande intensità emotiva.
Nella "Notte della Taranta 2020" accompagna con il suo didgeridoo Gianna Nannini.
Personaggio carismatico e affascinante, riesce ad entusiasmare, durante i live, il pubblico acclamante, reinterpretando liberamente la cellula ritmico-melodica della pizzica pizzica, introducendo strumenti che provengono da altre etnie ma che hanno ugualmente natura terapeutica, producendo suoni che partono dall'anima per creare atmosfere trance, in cui riecheggia il suo percorso elettronico. Con Gioele la pizzica pizzica non tradisce il suo antico scopo di costruire un cosmo musicale frenetico e dinamico, ma in pari tempo ordinato, di dare gioia e di fornire armonia a chi ne ha bisogno.
Michele Wilde, violinista, chitarrista, cantautore, compositore, altro "Enfant Terrible" dei TdT.
La sua abilità al violino l'ha fatto apprezzare da subito dai membri storici della band, le sue altre qualità gli hanno garantito una stima ed una fiducia importanti.
Michele infatti è un'interessante penna, studia composizione presso il Conservatorio di Lecce, ha studiato lettere classiche presso l'Università del Salento ed ha già maturato una discreta esperienza nel campo del teatro sperimentale, come regista.
In virtù di questa sua sensibilità e visione organica del prodotto artistico, i Tamburellisti gli hanno affidato la composizione di alcuni brani strumentali, che ritroverete nel disco "La via dell'armonia: pizzica d'autore", ed una sedia in sala regia, al fianco di Gioele Nuzzo, durante le operazioni di missaggio e mastering dello stesso.
Un'entusiasmante scoperta per chi ancora non l'avesse conosciuto...